Il nostro dispositivo, unico nel suo genere sia per portata che per tipologia di trattamenti condotti, se collocato tra il frangitore/denocciolatore e il decanter, contribuisce a rendere il processo di estrazione continuo, riduce i tempi del processo di estrazione, incrementa la capacità di lavorazione del frantoio, migliora nel contempo le rese e determinana un incremento dei composti minori.
L’elevata efficienza che caratterizza il processo garantisce una lavorazione sostenibile e un rapido ritorno dell’investimento, migliorando quindi la competitività aziendale ed aumentando i profitti.
Il nuovo processo, da noi denominato CavitOil, è basato sul trattamento tramite cavitazione controllata idrodinamica della pasta di olive sperimentato e messo a punto partendo dagli studi condotti dal Politecnico di Bari e dalla Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
L’effetto meccanico della cavitazione rompe le cellule passate al frangitore liberando quindi tutto l’olio rimasto intrappolato in esse, ogni composto minore e parte dell’olio rimasto intrappolato nei frammenti di nocciolino.
Inoltre, i moti vorticosi impressi alla pasta dai transitori di pressione determinano la coalescenza delle goccioline lipidiche.
Il cavitatore va a sostituire le gramolatrici e può trattare circa 7 tonnellate l’ora di olive macinate/frante con un consumo elettrico per ciclo di lavorazione pari a 0,572 kW (pari a 200 kg) ovvero 2,862 kW per tonnellata lavorata. Ogni ciclo di lavorazione dura meno di 2 minuti (circa 108 secondi) contro i 20/45 minuti richiesti dalle gramolatrici. Data la particolare geometria del nostro macchinario, tutto il processo avviene a temperatura ambiente, quindi non vi è necessità di utilizzo di energia termica se non per l’essiccazione della sansa.
Le prestazioni del CavitOil sono state misurate in termini di efficienza dell’azione meccanica e sono state valutate mediante la misura della concentrazione di pigmenti e composti minori nel prodotto.
Gli effetti quantitativi dell’impianto vengono determinati in termini di rese maggiori, mentre quelli qualitativi tramite valutazione dei principali parametri analitici previsti dalla normativa: il contenuto di polifenoli e tocoferoli nonché la concentrazione di composti volatili.
Il risultato finale è rappresentato tanto dalla capacità di estrarre un quantitativo maggiore di olio extravergine di oliva, 20% di incremento circa ovvero circa 3 litri in più ogni 15 litri prodotti lavorando 100 kg di olive, che ottenere un prodotto più ricco di biofenoli (>20%), con un profilo organolettico conforme alle caratteristiche varietali e caratterizzato da una maggiore armonicità tra componente olfattiva e percezioni di piccante.
CavitOil introduce dunque un’innovazione di tipo radicale nella lavorazione delle olive e produzione dell’olio in quanto viene ad alterarsi il precedente processo di lavorazione sostituendo una intera fase, la gramolatura, introducendo apparati prima non esistenti e rendendo le due soluzioni impiantistiche diverse fra loro.
L’olio ottenuto con CavitOil può ottenere quindi sul mercato un premium price perché risulta dotato di caratteristiche organolettiche uniche e riconoscibili, diverse da quanto offerto dai competitor che continuano ad utilizzare metodi tradizionali e che il consumatore può percepire come un prodotto dal valore qualitativo superiore.
Questo farà si che il maggior quantitativo di olio estratto si accompagni ad un valore commerciale superiore riconducibile agli aumentati e riconoscibili effetti salutistici, combinati in un profilo organolettico che risulta più gradito dai consumatori.
La sansa, comprensiva di nocciolino, oltre agli utilizzi tradizionali (biomassa per riscaldamento o compost) può essere utilizzata per produrre l’energia necessaria per il frantoio con un sistema di cogenerazione ad alto rendimento di nostra produzione capace di abbattere del tutto i consumi energetici.
Le acque vegetative e di lavaggio, se destinate a smaltimento, potranno essere purificate nelle ore notturne, quando il frantoio non è in funzione, sempre utilizzando il cavitatore: in questo modo non solo non dovranno essere conferite a centri specializzati per lo smaltimento ma contribuiscono alla pulizia giornaliera del cavitatore e possono anche essere riutilizzate nel processo o per usi irrigui.
L’impianto da noi sviluppato, inoltre, lavorando a temperatura ambiente, non risente dei cambiamenti climatici e quindi si accorda perfettamente anche con il progressivo anticipo dell’epoca di raccolta e l’inevitabile mitigazione delle temperature autunnali, permettendo l’applicazione di basse temperature durante il processo di lavorazione.
CavitOil è stato ideato, progettato e realizzato dosando attentamente la potenza della cavitazione idrodinamica: questo consentirà la massima modulazione della qualità del prodotto in quanto l’apparato potrà essere tarato tenendo conto delle esigenze di lavorazione di ogni determinata cultivar.