La nostra tecnologia è completamente diversa da quella su cui si basano gli inceneritori tradizionali.
Sia nei gassificatori che nelle torce al plasma le matrici (rifiuti) servono per produrre gas di sintesi e, quindi, non rappresentano il “carburante” dei macchinari come nel caso degli inceneritori: le matrici sono quindi una materia prima utilizzata per un processo di conversione chimica ad alta temperatura in cui la materia viene scomposta in molecole semplici.
Il syngas che si forma dalle semplici molecole sopra citate verrà poi utilizzato anche per produrre energia o potrà essere facilmente trasformato in prodotti commerciali di alto valore (metanolo, biodiesel, prodotti chimici, carburante per aerei, ecc.).
È proprio l'elevata temperatura che si sprigiona durante la gassificazione o con il trattamento al plasma che permette di decomporre definitivamente le molecole più grandi come catrame, plastiche, ecc. Il syngas ottenuto può anche essere ulteriormente "pulito" e "lavato", operazione ciò è quanto mai necessario se si sceglie di utilizzarlo in un motore a combustione interna i cui gas di scarico finiranno anche nel ciclo della torcia al plasma.
La mancanza o l'assenza di ossigeno combinata con le alte temperature e l'assenza di combustione inibisce la creazione di diossine tossiche, furani o ossidi di azoto o addirittura ammoniaca mentre l'alta temperatura della torcia distrugge le diossine già presenti.
Il brusco raffreddamento delle temperature di processo impedisce la riformazione di diossine e furani.
Anche le ceneri prodotte durante la gassificazione e la lava prodotta con la torcia al plasma sono completamente diverse da qualsiasi prodotto di scarto creato con un processo di incenerimento: in entrambi i casi, il rifiuto da inviare in discarica è la materia prima utile per un nuovo processo.
Da tutto ciò risulta evidente che sia la tecnologia della gassificazione che, a maggior ragione, la tecnologia della torcia al plasma sono significativamente diverse e più pulite rispetto all’incenerimento.